La pillola

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La pillola agisce sul meccanismo dell'ovulazione. Nella donna esistono giorni "fecondi" e giorni "non fecondi". Responsabile di queste variazioni è una piccola ghiandola posta sotto il cervello detta ipofisi, che tramite alcuni ormoni invia ogni mese un messaggio alle ovaie provocando l'ovulazione.


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La pillola contiene degli ormoni che l'ipofisi riconosce e che le comunicano di non inviare il messaggio dell'ovulazione alle ovaie, in modo che tutti i giorni del ciclo diventino "non fecondi". Gli ormoni contenuti nella pillola sono di due tipi: estrogeni e progestinici. Prendendo la pillola, ogni giorno viene ricordata all'ipofisi di non inviare alle ovaie gli ormoni che provocano l'ovulazione. Così le ovaie restano a riposo. L'efficacia contraccettiva della pillola è aumentata dalla maggior viscosità del muco cervicale che ostacola la penetrazione degli spermatozoi nell'utero.



Tutte le donne sane in età fertile possono prendere la pillola su consiglio del proprio medico che effettuerà dei periodici controlli per valutare la comparsa di eventuali disturbi. La pillola consente una vita sessuale indipendente da date e da orari prestabiliti.

Se presa correttamente, ha un indice di fallimento vicino allo 0.



Esistono tuttavia delle controindicazioni al suo uso: disturbi della coagulazione, patologie epatiche, tumori ormonodipendenti. Per tanto la donna si deve attenere scrupolosamente alle avvertenze e alle precauzioni raccomandate dal medico. La pillola deve essere prescritta dal medico e viene venduta solo con la presentazione della ricetta.



Entro 1-3 mesi dalla sospensione la donna che ha usato la pillola anche per lungo tempo, con la ricomparsa delle mestruazioni fisiologiche, riacquista la capacità di avere una gravidanza.