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Ritardo Mestruale

Quando un ciclo è regolare?

Di solito la mestruazione si presenta con una regolare periodicità e con caratteristiche di durata e quantità abbastanza costanti; possono però esistere delle differenze anche importanti fra i singoli soggetti e non infrequentemente nella stessa persona, che rende difficile definire le caratteristiche di un ciclo mestruale normale. In genere si considera regolare un ciclo di durata compresa fra i 24 e i 36 giorni. Non necessariamente una  donna deve averlo di 28 giorni.

Quali sono le principali cause di ritardo mestruale?

I fattori che determinano ritardi mestruali sono numerosi e tra questi le brusche variazioni di peso, lo stress, i cambiamenti ambientali, di clima, assumere particolari farmaci, etc.  E' sempre importante valutare anche l'eventualità di una gravidanza. Se si hanno rapporti sessuali soprattutto se non protetti, è bene fare un test di gravidanza anche di quelli che si acquistano in farmacia, che sono perfettamente attendibili. Il costo è variabile, parte più o meno da 12 euro. Il  test va eseguito alla mancata comparsa della mestruazione ed eventualmente ripetuto a distanza di 7 giorni, cercando di seguire correttamente le istruzioni e utilizzando la prima urina del mattino perché più concentrata. Qualora il test fosse negativo e la situazione persistesse consiglio sempre una consulenza clinica con il proprio medico di fiducia in modo da analizzare attentamente le possibili cause e la necessità di un'eventuale terapia.

E' possibile avere ritardi mestruali in presenza di una sindrome dell'ovaio policistico?

La parola sindrome indica che sotto questo nome vanno molte situazioni con quadri clinici diversi: con una ecografia si osservano delle ovaie un po' aumentate di volume con tante piccole cistarelle sulla superficie. Questa immagine ecografica può talora associarsi ad altri sintomi quali l'obesità, l'acne, un eccesso di peli e per l'appunto con irregolarità della mestruazione nel senso di ritardi che possono giungere fino alla cessazione della mestruazione per mesi. Esistono pertanto situazioni molto diverse che vanno dalla semplice immagine ecografica senza altre manifestazioni cliniche, a quadri molto sfumati che presentano eventualmente solamente delle modeste irregolarità del ciclo ad altre, molto meno frequenti, che si accompagnano ai sintomi descritti sopra. La terapia dipende, quindi, dal tipo di manifestazioni cliniche e dal desiderio della donna di gravidanza. Va da sé che in molti casi non è necessario fare nulla, altre volte può essere impiegata la pillola o altri farmaci che intervengono correggendo alcuni aspetti clinici come la mancanza di ovulazione, l'acne, farmaci che agiscono sul metabolismo degli zuccheri, ecc. E' sempre importante, pertanto, parlarne con il proprio medico di fiducia.

Può succedere che ad alcune donne le mestruazioni saltino per qualche mese:  quali sono le cause dell'amenorrea (assenza di mestruazioni)?

Viene definita con questo termine la mancanza delle mestruazioni per almeno tre mesi. Le cause di una amenorrea, escludendo la gravidanza, possono essere molteplici: fra le più frequenti ci sono sicuramente le cosiddette cause psicogene: stress psico-fisico anche per situazioni non "drammatiche", diminuzioni del peso per diete ecc. Il rapporto fra massa magra muscolare e grasso corporeo e la sua distribuzione, sono molto importanti per determinare l'avvio delle mestruazioni nelle bambine, ma anche nel mantenimento di normali flussi mestruali. Questo, insieme allo stress, spiega anche la scomparsa del flusso che si registra nelle ragazze che svolgono attività sportiva A livello agonistico o in certe discipline artistiche come la danza. In genere la riduzione dell'impegno fisico e il recupero del peso inducono un ripristino del flusso mestruale. Una condizione estrema di amenorrea legata alla diminuzione del peso corporeo è l'anoressia nervosa nella quale però la scomparsa del flusso mestruale è solo uno dei sintomi di una condizione psico-fisica più complessa.

I farmaci possono influenzare le mestruazioni provocando ritardi?

Alcuni farmaci possono indurre, con meccanismi diversi, l'amenorrea: in genere con la sospensione del farmaco si assiste ad una normale ripresa della funzione mestruale.

E' possibile che, dopo aver sospeso la pillola contraccettiva (o cerotto o anello), le mestruazioni ritardino?

In una piccola percentuale di casi (2-3%), alla sospensione della pillola si può assistere ad amenorrea. Riguarda più spesso donne con flussi irregolari già prima dell'assunzione della pillola e comunque anche in questi casi la ripresa avviene spontaneamente, senza effettuare interventi terapeutici entro 6 mesi dalla cessazione della pillola. Quando si sospende la pillola, la prima mestruazione può avvenire in ritardo, successivamente le mestruazioni riprendono con la ciclicità originaria. Se prima si presentavano irregolari è normale che tornino ad essere come prima. Se invece comparivano regolarmente occorrerà valutare se è intercorso qualche fattore nuovo.

Il sistema endocrino (es. tiroide, ipofisi, ecc.) può influenzare le mestruazioni provocando ritardi?

Alcune malattie endocrine riguardanti cioè alcune ghiandole sono responsabili di questo tipo di alterazione del ciclo mestruale: le alterazioni della tiroide, sia nel senso di uno scarso funzionamento che, al contrario, di un'attività eccessiva danno facilmente irregolarità del ciclo che possono portare anche alla scomparsa della mestruazione. La normalizzazione della funzione tiroidea con una terapia idonea riconduce di solito al ripristino della ciclicità mestruale senza che sia necessario effettuare altre terapie. Una ghiandola molto importante perché interviene attraverso la produzione di molte sostanze nella regolazione di molte funzioni vitali (tiroide-ghiandola surrenale,ovaio) è l'ipofisi e qualunque lesione o alterata funzione di questa può comportare alterazioni mestruali. In molti casi di alterata funzione dell'ipofisi si verifica l'aumento patologico di un ormone, la prolattina a cui conseguono con una certa frequenza irregolarità del ciclo compreso per l'appunto l'amenorrea. Va sottolineato aumento patologico perché ci sono delle situazioni in cui la prolattina aumenta fisiologicamente: condizioni di stress, gravidanza, allattamento, ecc. Nella maggior parte dei casi si usano dei farmaci che, abbassando il livello nel sangue di questo ormone, riportano a normalità il ciclo.

Si possono bloccare le mestruazioni e ritardarle volontariamente?

Esistono farmaci che possono ridurre il flusso mestruale ma che vengono utilizzati solo, e sottolineo solo, in particolari casi e, cioè, quando il flusso mestruale si presenta in modo abbondante assumendo caratteristiche emorragiche. In condizioni di normalità non si utilizzano farmaci per intervenire sul flusso mestruale. Alcuni farmaci come i cortisonici, alcuni farmaci antiulcera, farmaci per il sistema nervoso ed altri ancora possono influire sul ciclo. Se si sta assumendo la pillola contraccettiva (o cerotto o anello vaginale) è possibile ritardare le perdite ematiche da sospensione: non effettuando il periodo di sospensione tra una scatola e l'altra, le perdite non compariranno, è chiaro che si ripresenteranno al termine della seconda confezione. Non è una pratica da utilizzare con leggerezza perché comunque si sottopone il proprio corpo a sbalzi ormonali.
Inoltre è bene sottolineare, per sfatare un falso mito che l'acqua non influisce in alcun modo sulle mestruazioni ed è quindi consentito anche in corso di flusso mestruale lavarsi, fare il bagno, andare in piscina, ecc.. eventualmente con l'accortezza di utilizzare un assorbente interno che se cambiato con la stessa frequenza di quello esterno non evidenzia problemi di sorta.
Alcuni farmaci come i cortisonici, alcuni farmaci antiulcera, farmaci per il sistema nervoso ed altri ancora possono influire sul ciclo.

Dopo aver assunto la pillola del giorno dopo è possibile ci siano ritardi?

Mi preme sempre sottolineare che la cosiddetta 'pillola del giorno dopo' non è un farmaco che induce l'aborto e che può avere delle controindicazioni; alcuni degli effetti collaterali possono essere a carico del ciclo in quanto, nel mese di assunzione, possono verificarsi delle irregolarità (anticipi o ritardi del flusso mestruale).

E' possibile che non si verifichino le perdite mestruali se si sta assumendo la pillola contraccettiva?

Quando si assume la pillola contraccettiva o qualsiasi metodo di tipo ormonale (ad esempio, l'anello vaginale o il cerotto) le mestruazioni sono in realtà 'perdite ematiche da sospensione' o pseudo-mestruazioni. Di solito avvengono durante i giorni di sospensione tra una scatola e l'altra. Se la perdita inizia 1-2 giorni prima della sospensione, i motivi possono essere vari compreso un'assunzione ritardata di qualche ora, l'assunzione di alcuni farmaci ecc. Nelle donne che assumono da molto tempo la pillola, può anche succedere che non compaiano minimamente: in questo caso, non è preoccupante, come molti pensano, perché potrebbe semplicemente significare che la parete dell'utero non si è ispessita a sufficienza, rendendo vano il ricambio di tessuto. Il nostro corpo non fa mai niente se non è necessario! E' molto importante, nel caso di mancata presenza delle perdite ematiche, verificare che non sia dovuta anche ad altri fattori: ad esempio non aver assunto correttamente la pillola. Rivolgersi al proprio medico è consigliabile.



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