COS'È
IL PRESERVATIVO
Ha la forma di un sottile cappuccio in lattice,
che al momento dell'erezione, prima che il pene entri in contatto con
la vagina, va srotolato e infilato sull'organo maschile. In tal modo
durante l'eiaculazione, si impedisce allo sperma maschile di entrare
in vagina, eliminando così il rischio di una indesiderata gravidanza.
Il
preservativo è inoltre un mezzo di prevenzione dalle Malattie
a Trasmissione Sessuale (Aids, Condilomi, Vaginiti, Clamidia, Herpes
genitale, Tricomoniasi, Gonorrea, Sifilide, Epatite B), queste malattie
infatti si possono trasmettere nei contatti intimi attraverso i fluidi
corporei, quindi sperma e secrezioni vaginali, o per lesioni. Dunque
il preservativo, che è un metodo contraccettivo di barriera,
impedisce che il pene entri in contatto con le secrezioni vaginali e
che lo sperma entri nella vagina. Ovviamente il profilattico va indossato
prima dell'introduzione del pene nella vagina.
L'uso del preservativo è dunque sintomo di maturità e
di rispetto, per la propria persona e per quella del partner, fisso
o occasionale che sia.
La maggior parte dei profilattici vengono prodotti partendo dal lattice
di gomma. Esistono, tuttavia, profilattici senza lattice, prodotti in
poliuretano.
Il poliuretano è uno speciale materiale sintetico che consente
di ottenere uno spessore minimo abbinato ad una resistenza massima.
I preservativi a base di poliuretano sono particolarmente indicati per
le persone che sono allergiche al lattice.
COME SI USA
PRIMA DEL RAPPORTO SESSUALE
1.
Aprire attentamente il contenitore
in modo tale da non lacerare il profilattico.
Non srotolare il profilattico prima di indossarlo.
2.Se
non circonciso, tirare indietro il prepuzio.
Mettere il profilattico alla fine del pene duro,
lasciando un po' di spazio sull'estremità.
3.
Lasciate scorrere il profilattico fino a quando non raggiunge la base
del pene.
DOPO IL RAPPORTO SESSUALE
4.
Assicuratevi che vi sia spazio sull'estremità e che non vi siano
danni nel profilattico.
5. Dopo l'eiaculazione, stringete la
mano sul profilattico ed estraete il pene dalla vagina prima che si fletta
6.
Fate scivolare il profilattico senza far cadere lo sperma. Buttate via
il profilattico appena usato.
[Disegni a cura di David Rosenzweig. Copyright ©1999
AVSC International. Tratto da AVSC International. Traduzione a cura
di ISD Online. Copyright ©1999 ISD Online. Ultimo aggiornamento
: 24 Ottobre 2000.]
ATTENZIONE
- utilizzare un profilattico nuovo ad ogni
atto sessuale (è un prodotto monouso)
- lavarsi prima di applicare un nuovo profilattico
per un nuovo rapporto
- evitare il contatto con il profilattico
se si hanno ferite sulle mani per ridurre la possibilità di
contagio
- usare il profilattico immediatamente
dopo l'apertura della confezione sigillata
- srotolare il profilattico sul pene (un
profilattico già srotolato non si puó piú usare)
- conservare il profilattico sigillato
dentro l'astuccio lontano da fonti di luce e di calore, in un luogo
fresco e asciutto. Esporlo troppo tempo al sole o riporlo nel cruscotto
della macchina può essere molto pericoloso. Il calore, infatti,
rovina il lattice rendendolo soggetto a rotture
- non conservare il profilattico nel portafoglio
per evitare il rischio di aderenza e quindi di rotture
- nel caso si utilizzino lubrificanti,
non scegliere MAI prodotti a base oleosa. Il lattice, a contatto con
sostanze grasse tipo burro, olio o glicerina, comincia a deteriorarsi
diventando molto fragile e poroso. Gli unici lubrificanti utilizzabili
sono quelli a base acquosa. Esistono prodotti appositi che si possono
acquistare nei sexy shop o su internet, oppure è possibile
farsi consigliare dal farmacista un lubrificante per la secchezza
vaginale, specificando che non deve contenere nessuna sostanza curativa.
- il profilattico si usa sempre. Non solo
in caso di penetrazione ma anche per il sesso orale. Per la fellatio
esistono profilattici senza lubrificante e aromatizzati.
- non aprire la confezione dei profilattici
con forza. Fare attenzione che le unghie o gli anelli non rompano
il profilattico. Anche i gioielli intorno al pene o alla vagina potrebbero
rompere il profilattico.
- gettare il profilattico in condizioni
igieniche e in pattumiera ma non nel WC perché non è
biodegradabile e quindi può ostruire il canale idraulico
Buttate via il profilattico
e prendetene un altro se:
- Il contenitore è rotto.
- Il profilattico è fragile o asciutto.
- Il colore è discontinuo o è
cambiato.
- Il profilattico è insolitamente
appiccicaticcio.
CONSIGLI
- Se sei alla tua prima esperienza sessuale,
ti consiglio di fare pratica con i profilattici utilizzandoli magari
durante la masturbazione. Imparerai così ad indossarlo correttamente
e rapidamente senza crearti troppi imbarazzi durante il vero rapporto.
Inoltre, abituerai il tuo pene al contatto con il profilattico. Ad alcuni
uomini capita di perdere l'erezione appena indossano il profilattico.
Per risolvere questo inconveniente può essere utile esercitarsi
da soli, in questo modo si impara a prendere confidenza con questo indispensabile
alleato del nostro piacere.
- Non interrompere i tuoi giochi amorosi
per infilare il profilattico: questo gesto deve diventare talmente naturale
da far parte dei vostri preliminari abituali, può diventare un
gioco erotico che non rompe l'atmosfera tra i partner.
- Anche il profilattico, come ogni sostanza
estranea al nostro organismo, potrebbe causare allergie. I sintomi di
allergia al lattice sono simili a quelli della rinite o dell'asma, e,
in genere, si manifestano immediatamente dopo il semplice contatto tra
le mani e il materiale, per poi estendersi a tutto il corpo. Nel caso
di allergia si possono utilizzare profilattici realizzati in poliuretano
anziché in lattice.
- Usa il profilattico anche se la tua compagna
impiega un altro metodo contraccettivo: solo il profilattico ti protegge
dalle malattie.
- Se pratichi i rapporti anali è
meglio scegliere profilattici rinforzati
- Se devi recarti all'estero, ti consiglio
di portare una scorta di profilattici dall'Italia. Non tutti i paesi
hanno norme così severe per la produzione di profilattici. Inoltre
a volte le misure del profilattici cambiano da nazione a nazione, questo
per adeguarsi alla media delle lunghezze del pene dei propri abitanti.
COME SCEGLIERLO
Oramai esistono un infinità di tipi
diversi di profilattici e la scelta è molto personale. I sottili
hanno lo scopo di rendere il rapporto quanto più naturale è
possibile, per dare il massimo delle sensazioni, ovviamente presentano
qualche rischio in più essendo più fragili è bene
comunque non usarli per i rapporti anali.
Quelli stimolanti per lei e ritardanti per lui servono per ridurre al
minimo i problemi causati dall'eiaculazione precoce, hanno infatti la
superficie esterna (a contatto con la vagina) creata in modo di aumentare
l'attrito e quindi far raggiungere prima l'orgasmo alla donna, mentre
la superficie interna (a contatto con il pene) è liscia e lubrificata
proprio per ritardare il più possibile l'orgasmo nell'uomo.
Esistono poi preservativi " ritardanti" per lui che contengono
una sostanza, la benzocaina, che produce un effetto anestestizzante
che ritarda appunto l'eiaculazione.
Non esiste un profilattico migliore di un altro. Il consiglio è
quello di provarne più tipi finché non si trova la marca
ed il modello migliore per le proprie esigenze.
Ci sono poi i così detti Aromatizzati: profilattici identici
agli altri dal punto di vista delle caratteristiche tecniche (dimensione,
spessore) ma colorati e profumati ai sapori di frutta.
DOVE SI COMPRA
I profilattici si acquistano in farmacia
(dove se hai dubbi puoi chiedere aiuto al farmacista), nei supermercati,
dal tabaccaio, nei distributori automatici (solo se posizionati in luoghi
lontani dai raggi del sole e dalle intemperie). Ed ovviamente nei sexy
shop, cercando di non scegliere cose troppo strane, sicuramente ce ne
sono di molto carini da guardare, ma non sempre si tratta di prodotti
sicuri. Oggi è anche possibile acquistarli tramite internet.
I LUBRIFICANTI
I lubrificanti, riproducono con i loro componenti,
i liquidi naturali del corpo, intervenendo in tutte le situazioni sessuali
in cui è necessario procurare una maggiore lubrificazione alle
zone interessate. Il loro uso è consigliato in tutte le situazioni
in cui è necessario proteggere le parti intime da irritazioni
o bruciori con una lubrificazione in grado di favorire la penetrazione.
I diversi prodotti in circolazione sul mercato sono a base acquosa,
si presentano sotto forma di gel, non ungono, sono inodore. I lubrificanti
a base acquosa, sono compatibili con l'uso dei preservativi. Ricordiamo,
infatti, che è sconsigliato usare lubrificanti oleosi perché
danneggiano i profilattici.
I lubrificanti vanno applicati sulla parte interessata con un leggero
massaggio, e consentono una penetrazione senza problemi prevenendo fastidi,
bruciori ed irritazioni tipiche delle zone intime.
Inoltre, il loro uso evita la rottura del preservativo, dovuta ad un
eccessivo attrito, ad esempio nei rapporti anali, per cui i lubrificanti
aumentano senz'altro la sicurezza del rapporto.
Molte donne soffrono di secchezza vaginale, un problema che spesso diventa
importante nell'ambito della coppia. Anche in questo caso vengono in
aiuto i lubrificanti. La secchezza vaginale è un problema più
diffuso di quanto non si creda. Ci sono momenti in cui il fisico è
più soggetto a cambiamenti nel livello di idratazione vaginale,
in seguito a modificazioni ormonali legate a: gravidanza, stanchezza
o stress, utilizzo di contraccettivi quali la pillola o alcuni tipi
di medicazione.
ALCUNE DOMANDE
I profilattici possono essere
usati in acqua (nel mare, sotto la doccia, ecc..)?
Non esiste un profilattico specifico per
l'utilizzo in acqua.
Il profilattico in lattice di caucciù naturale può essere
utilizzato senza problemi in acqua, poichè per sua stessa natura
è compatibile con tale elemento, ma esistono alcuni rischi da
non sottovalutare: Sfilamento: il rischio che ciò accada in acqua
è più elevato che non in condizioni normali. Dispersione
di sperma: tale inconveniente può capitare allorchè il
profilattico non calza bene sul pene e lo sperma viene in tal modo a
diluirsi nell'acqua. Tale rischio si ha anche quando il profilattico
è di dimensioni (diametro in particolare) troppo grandi rispetto
al pene.
Ogni tanto mi succede che
nonostante il membro sia pienamente eretto quando vado a mettere il
profilattico perde di consistenza. Come mai? Puo' essere solo un fatto
psicologico? Puo' centrare il fatto circolatorio (visto che sono bradicardico)?
Puo' essere solamente che mi "perdo" per troppo tempo in giochi
erotici e che quindi il fisico puo' risentire di qualche particolare
stanchezza? o altro...
L'applicazione del profilattico, specie
se gestita non come un momento dell'incontro sessuale, ma come una parentesi
dell'incontro stesso, può interferire sia psicologicamente che
"fisicamente" (interruzione della stimolazione sessuale) sull'erezione
(potrebbe chiedere alla/al partner di apllicarLe il profilattico, se
questa non è già pratica comune).
Sulla base delle informazioni disponibili, escluderei una componente
circolatoria alla base della perdita di rigidità in quel frangente.
Per quanto riguarda, invece, l'ipotesi che l'applicazione del profilattico
porti alla perdita di rigidità perchè " mi perdo
per troppo tempo in giochi erotici", stimoli prolungati possono
far conservare l'erezione, ma, oltre una soglia soggettiva e dipendente
da fattori psichici e fisici possono anche creare una sorta di saturazione
agli stimoli stessi, per cui solo uno stimolo più intenso può
aiutare a conservare l'erezione; e l'autoapplicazione di un profilattico
può non rappresentare un intenso stimolo sessuale.
PROFILATTICO FEMMINILE
E' un
dispositivo da qualche anno presente sul mercato, costituito da una
sorta di fodero realizzato in poliuretano che va inserito nella vagina
e appoggia sul collo dell'utero. Si chiama Reality e in Italia non è
in vendita, mentre è reperibile, oltre che negli Stati Uniti,
in Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Olanda, Spagna, Svizzera. Ancora
non sono disponibili studi clinici completi sulla sua efficacia per
prevenire il contagio delle diverse malattie a trasmissione sessuale.
Poiché studi di laboratorio hanno però provato che dovrebbe
impedire il passaggio dei virus, i Centers for Disease Control statunitensi
ne raccomandano l'impiego ogni qual volta non sia disponibile o impiegabile
un profilattico maschile. Quanto alla sua efficacia nell'impedire le
gravidanze, uno studio americano ha determinato un tasso di insuccessi
più alto di quello del profilattico maschile (11%).
COME
E' FATTO
Il profilattico femminile ha due anelli, uno per ogni estremità
di un tubo di poliuretano (plastica) che è chiuso ermeticamente
ad una estremità. L'anello chiuso viene inserito nella vagina
sopra la cervice mentre l'anello aperto rimane fuori del corpo. Il contraccettivo
di plastica si dispone lungo le pareti della vagina. Il profilattico
femminile, come il profilattico maschile, deve essere inserito prima
della penetrazione e deve essere usato correttamente ogni volta che
si ha un rapporto sessuale. È possibile usare qualunque tipo
di lubrificante con il profilattico femminile, sebbene i lubrificanti
basati sull'acqua sono più igienici. Il profilattico femminile
è già lubrificato, ed è spesso venduto con lubrificante
aggiuntivo nel caso in cui sia richiesto.
Allora ragazzi, molte delle
informazioni che ho riportato qui, sono state catturate in rete: ecco
i siti da cui sono tratte e che potete visitare per "saperne ancora
di più"
www.comodo.it
www.pulpweb.com/profilattici_profilattico.htm
www.helpaids.it/prevenzione/dove2.php#2
www.stradanove.it
E se hai qualche domanda
da farci vieni sul sito dello Spazio Giovani
http://spaziogiovani.ausl.pr.it
ed entra nella sezione "Chiedi"
Se invece vuoi lasciare
un tuo commento entra nel nostro forum "sesso e dintorni".
|
Questo
racconto è tratto dal sito www.ipensieri.com
che raccoglie poesie, racconti, articoli ecc.
scritti dai giovani di Parma e... non solo.
Nel pomeriggio del 10 agosto mi trovavo
con le mie amiche Betty e Elisa. Eravamo soffocate dal caldo e dalla
noia, così, ci venne l'idea di una passeggiata refrigerante al
Parco Maria Luigia. Ci preparammo e dopo mezz'ora eravamo già
in cammino, ma prima era d'obbligo una vasca in via Cavour. C'era sempre
la solita gente, capelli blu, rossi, viola, lunghi, corti, sempre le
solite cose. Si stava facendo tardi, ma, passando per piazza Garibaldi,
vidi una persona che mi illuminò le pupille: alto, capelli neri,
corti e ingellati, portati sopra le orecchie, occhi neri, due labbra
da sogno e un bel fisico spettacolare. Portava un paio di jeans attillati,
una canotta viola e le scarpette nike. Mi bloccai un istante, quindi
mi fissò e mentre si avvicinava con altri due ragazzi, probabilmente
suoi amici, mi tremavano le gambe. Un altro passo e la sua voce fu come
musica per le mie orecchie, dolce e sensuale.
Mi chiese se avevo una sigaretta e, senza togliergli gli occhi di dosso,
io estrassi il pacchetto di marlboro e lui prese una paglia.
Mi chiese come mi chiamassi ed io gli dissi Silvia, lui invece era Matteo.
Che nome meraviglioso! Mi presentò i suoi amici, Omar, anche
lui un bel ragazzo, alto con i capelli neri e gli occhi scuri, e Federico,
biondo, un metro e novanta d'altezza e occhi azzurri.
Dopo una chiacchierata di circa un'ora, li invitammo a passare un pomeriggio
con noi. Mentre io parlavo con il dolce Matteo, Betty parlava con Omar
ed Elisa era tutta presa da Federico.
Discutemmo dei nostri programmi preferiti, ci piacevano ER medici in
prima linea, i film horror, il piercing, la natura, gli animali…
Mentre parlavamo Matteo mi si fece sempre più vicino e, posando
la sua mano di velluto sulla mia, mi disse che voleva incontrarmi ancora
e volle il mio numero di telefono.
Purtroppo il tempo passò alla svelta e, senza che ce ne accorgessimo,
era arrivata l'ora di tornare a casa. Prima di andare lui mi abbracciò
e guardandomi negli occhi si avvicinò e con le sue labbra fatate
rubò un bacio dalle mie. E' stato bellissimo, non avevo mai provato
un'emozione così intensa.
Alla sera mi telefonò subito e mi chiese un appuntamento al ristorante.
Io ci rimasi male, perché non me l'aspettavo, correva troppo,
in fondo ci conoscevamo solo da poche ore, ma accettai.
Quel sabato sera ero particolarmente felice, avrei voluto far sapere
a tutto il mondo che mi ero innamorata di Matteo.
Quella sera indossai una minigonna, una maglietta corta ed aderente,
le scarpe col tacco e misi un trucco leggero.
Matteo mi venne a prendere a casa in anticipo, con la macchina di suo
padre, una BMW nera, stupenda, con gli interni in pelle nera. Anche
lui era stupendo, con un vestito blu scuro e camicia bianca, scarpe
nere ed una cravatta eccentrica, il suo profumo mi faceva svenire.
Al ristorante, uno dei più esclusivi della città, cenammo
a base di pesce, aragoste, granchi, vongole, filetto e bevemmo un vino
bianco semisecco e ghiacciato.
Non mi aspettavo che un ragazzo di diciannove anni, in jeans e maglietta,
rivelasse gusti così raffinati. Parlammo molto quella sera: avevo
ragione, Matteo era un ragazzo con la testa sulle spalle, veramente.
Ovviamente all'uscita pagò lui il conto e mentre andavamo in
un altro locale guidava piano, con prudenza, musica soft.
Entrammo in un pub per una birra.
Al ritorno verso casa, cominciai a sentirmi inquieta. Quando mi chiese
di prendergli i soldi per la benzina dentro al portafoglio, notai due
preservativi. Non gli chiesi spiegazioni, ma stavo molto all'erta. Non
mi portò a casa, ma nel cortile di una casa abbandonata. Fermò
l'auto, spense i fari, poi si tolse la cintura di sicurezza e cominciò
a baciarmi con dolcezza.
Mi chiese di fare un giro fuori e io gli dissi di no, ma lui mi afferrò
con forza, mi trascinò fuori dall'auto e mi buttò per
terra.
Sentivo le sue mani dappertutto, sul collo, sul seno, sulle gambe. Mi
strappò la maglietta e il reggiseno, mi alzò la gonna.
Io urlavo più che potevo, lui mi faceva male, piangevo, ma non
poteva sentire nessuno, oltre a lui.
Quando mi svegliai, ero sul ciglio di una strada, quasi nuda. Cominciai
a correre, a gridare aiuto finchè si fermò un'auto. Mi
portarono all'ospedale, chiamarono i miei genitori.
Dopo due mesi Matteo fu ritrovato morto, ucciso da un'overdose. Era
finito così quel ragazzo che in un giorno mi aveva per sempre
rovinato la vita. Ci misi due anni prima di baciare ancora un ragazzo,
ma forse non avrò più fiducia negli altri.
Anonimo - anno 2000
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La primavera gli stava proprio scivolando
di mano, non potevano esserci dubbi, ma nel frattempo aveva imparato
a giocare col cambio, a dosare bene la forza. Riusciva ad arrivare fino
allo spiazzo antistante la casa di Aidi senza fermarsi mai.
Schizzava via come una revolverata dai viali, svoltava a destra per
via San Mamolo, quindi, se non c'era traffico, all'altezza del baracchino
dei gelati infilava, saettando come nessuno, la via Codivilla. Sul tratto
in pianura accelerava al massimo, poi attaccava la salita di potenza
sotto gli occhi sorprendentemente indifferenti dei rari passanti e automobilisti
che scendevano anestetizzati incontro alla città. Cercava di
tenere il rapporto di pianura, che ha il passo lungo e ti fa fare più
strada, fin dove gli era possibile; poi si alzava a pedalare in piedi
con tutta la bici che ballava sotto; quando sentiva che la pendenza
diventava troppo forte, quando capiva che dopo altre due o tre pedalate
avrebbe dovuto poggiare un piede a terra, lungo la curva, di solito
al primo cartello di divieto di sosta permanente, si piegava sul cannone
e col pollice faceva scattare il cambio: la catena saltava sulla corona
più piccola, le gambe ricominciavano a macinare; lui si spostava
sul cordolo, al limite dell'asfalto, per evitare ogni palmo di strada
superfluo: all'uscita della curva, poteva riprendere a pedalare restando
seduto.
Quando avvistava la fila delle macchine parcheggiate, stabiliva un traguardo
a cui arrivare senza lasciare il sellino: almeno arrivare alla golf
bianca - a avambracci tesi, schiena curva, vene sulle mani e sui polsi
in evidenza, palmi sudati.
Almeno arrivare a quella stramaledetta golf…
Pensava ad altro, guardava a terra, in quei momenti difficili: i titoli
dei dischi dei Police, Regatta De Blanc, Outlandos D'amour, Synchronicity,
Zenyatta Mondatta, Ghost In The Machine. Perchè Regatta De Blanc
è prima di Outlandos D'Amour, vero?
E il vecchio Alex scandiva mentalmente marca, modello e colore delle
macchine parcheggiate, per non pensare al suo corpo, ché tanto
quello pedalava anche da solo. Le riconosceva quasi tutte, anche se
ogni tanto non gli venivano in mente i nomi di alcuni modelli tipo le
utilitarie giapponesi.
G-g-g-olf biah-n-n-n-cah! In piedi adesso!
Eh, adesso era quasi Coppi. Pedalava in piedi, inclinato avanti, sporgendosi
oltre il manubrio, mentre il sudore gli colava ai lati delle sopracciglia
e dietro gli orecchi, mentre la maglietta aderiva alla schiena. Ancora
pochi metri, ancora pochi metri soltanto, e avrebbe avvistato i due
leoni di pietra dallo sguardo spento, semidormienti sulle colonne a
cui era incardinato il cancello.
Quel grosso cancello coi due leoni menefreghisti e semidormienti era
sempre aperto, e il vecchio Alex lo superava d'infilata e passava sotto
il fresco buono degli alberi. C'era un tratto in pianura, all'interno,
ma lui sapeva che non doveva ingannarsi, ché se rallentava per
rifiatare in quel tratto dopo avrebbe dovuto dannarsi a riprendere il
ritmo, allora si lanciava su per i tornanti del sentiero che piegava
a destra, faceva saltare la catena sulla corona più grande: imboccava
la pendenza del rettilineo di nuovo in piedi sui pedali.
Giocava di spalle, per restare all'esterno delle curve, e ormai mancava
davvero una manciata di strada, prima del seminario, e lui, fermo sul
rapporto di pianura, poteva smettere di pensare a Coppi, a Girardengo,
e anche ai gregari mitici e scalatori - cosce d'acciaio e volontà
nicciana - destinati a restare ignoti, ma che al Giro attaccavano in
tutte le tappe di montagna e ridicolizzavano i campioni costruiti in
palestra…
A sessanta secondi da lì, c'era Aidi.
Ultimi colpi per arrivare allo spiazzo del seminario. Il vecchio Alex
si passava le mani indietro, tra i capelli bagnati.
Ancora dieci pedalate, e sarebbe stata di nuovo pianura, immersa nel
fitto del bosco.
Gli piaceva immensamente filare veloce in quel paesaggio di foglie,
e non era necessario cronometrare un bel nulla. Lo so quanto voi, non
crediate. Magari, lui, non era così tanto bravo, con quella bici,
però l'essenziale non era cronometrare la gara, ma non poggiare
i piedi a terra durante la salita, non fermarsi a rifiatare in pianura.
Era quello, il suo record.
Quanto al resto, dal punto di vista del nostro Girardengo appena appena
più basso e rock, se Adelaide era una sibilla o una fata, contava
anche il fatto che abitava in un bosco.
Enrico Brizzi - Jack Frusciante è uscito dal gruppo - ed Baldini&Castoldi
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