In adolescenza si esce dal guscio familiare per esporsi nel mondo.
Lo si fa spesso con grandi speranze e con comprensibili preoccupazioni.
Ci si espone entrando in relazione in prima persona con tante cose ("Io e..."): prima di
tutto con se stessi, con i propri cambiamenti fisici e psichici, poi con gli altri che ci vedono diversi da quando eravamo bambini, poi con il mondo: la scuola, gli amici, la società, la musica...
Attraversando questi rapporti "Io" cambio, mi evolvo, divento adulto: se non entrassi in relazione con queste cose rimarrei piccolo "di testa".
A volte ci può essere la voglia di rimanere come una nave dentro al porto, quando fuori c'è tempesta, a volte questo "stare fermi" accanto a mamma e papà può sembrare intollerabile, come se si rischiasse di rimanere bambini per sempre.
E allora magari si fanno dei salti in avanti rischiando anche qualcosa. Serve anche questo (chi non risica...) ma qualche volta i rischi possono essere grossi e quindi bisogna stare attenti.
Altre volte in questo percorso posso star male e cercare un contatto con qualcuno (amici, adulti) per capire cosa mi sta succedendo
D’altra parte crescere significa anche fare scelte più consapevoli, e per questo è utile informarsi e... pensare.
Buon Viaggio!
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