L'alcol viene spesso associato al rischio: è una sfida personale, un'auto-affermazione, un pericolo. Si rischia per essere notati o per sentirsi parte di un gruppo ma anche per vincere la paura.
Nella maggior parte dei casi si rischia quando si è in compagnia o per combattere un momento di sconforto, molto meno quando ci si sente felici.
I comportamenti a rischio vengono anche associati con la sensazione di oltrepassare, in un senso o nell'altro, la propria età o con il desiderio e la paura di cambiare e di crescere. Molto spesso gli eventi vissuti vengono reputati come una fatalità o una fonte di eccitazione; il mondo degli adulti ha possibilità di incidere sui comportamenti a rischio dei ragazzi? Si può parlare di cultura del rischio? I ragazzi e le ragazze di oggi possono essere definiti "affamati di rischio"?
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